Per Instagram è tempo di grandi cambiamenti. Il momento, d’altronde, è propizio: la piattaforma, che è nata per condividere foto “modificate” attraverso i filtri, da giugno supera il miliardo di utenti attivi. Un numero incredibile che certifica, una volta di più, la bontà dell’investimento di Facebook, che ha pagato nel 2012 la startup “appena” un miliardo di dollari. Oggi, con un’utenza pari alla metà di quella del social network di Mark Zuckerberg (che vale in Borsa oltre 570 miliardi di dollari), si può capire come l’investimento sia stato ampiamente ripagato. Da tempo ormai si era capito che il video content era il futuro dei social network. Questo perché, complice la maggiore disponibilità di connessione e gli smartphone sempre più avanzati dal punto di vista tecnologico, la fruizione di contenuti video è diventata sempre più preponderante nel web.
IGTV
Alla fine di giugno Instagram ha annunciato il lancio di una nuova app, IGTV, che si propone come potenziale antagonista di YouTube, la piattaforma video di proprietà di Google che ha da tempo raggiunto una posizione di quasi monopolio nello streaming service e nella trasmissione di video. Già da tempo era possibile usare Instagram per pubblicare brevi video, ma la novità introdotta è questa: nei nuovi IGTV channel è possibile condividere filmati della durata massima di 10 minuti – anche se gli influencer più accreditati potranno arrivare fino a 60 – con una particolarità, una aspect ratio – ovvero la modalità di realizzazione e registrazione del video – rigorosamente verticale. Anche su questo tema non c’è nulla di casuale: nonostante la maggior parte degli schermi abbia una visualizzazione orizzontale (la tv o il desktop pc), con la nuova piattaforma di trasmissione video di Instagram si è scelto di andare incontro alle esigenze di una fetta sempre più consistente della popolazione, cioè quella che utilizza principalmente – se non esclusivamente – lo smartphone per connettersi a internet. E che, di conseguenza, registra i video tenendo in posizione verticale il proprio device.
Un passaggio epocale
Non si tratta soltanto di una questione meramente stilistica: la nuova app cambia completamente gli scenari e sancisce il passaggio da short form a long form videos. Si tratta di una necessità per “calamitare” sempre più persone sulle applicazioni che fanno parte della famiglia Facebook e per sottrarre utenti alla concorrenza. La forza di YouYube – e degli YouTubers – sta nel fatto che le persone siano disposte a restare “incollate” davanti allo schermo anche per svariati minuti e non più soltanto per pochi secondi come avveniva fino a qualche tempo fa. Si è già detto che gran parte di questa trasformazione dipenda dal fatto che la banda e i Giga disponibili nei propri piani telefonici siano aumentati in maniera esponenziale, rendendo la fruizione di video meno scomoda e costosa. Ma va anche detto che Facebook stesso ha ormai deciso di puntare con decisione sui video e sulle storie, due modalità di condivisione decisamente meno statiche rispetto al passato. IGTV è una app disponibile per tutti gli utenti e non soltanto per quelli americani, come avvenuto con Facebook Watch, la piattaforma di streaming video che è stata lanciata lo scorso anno solamente negli Usa.
Come va letto il lancio di IGTV
È fin troppo chiaro che l’intenzione di Menlo Park non sia soltanto quella di offrire l’integrazione tra foto e video per gli utenti di Instagram. Lo scenario più probabile è che IGTV, una volta entrata a regime, offrirà un servizio 24h/24 come Netflix, in cui gli utenti potranno scegliere contenuti on demand e programmazione della tv via cavo, per provare ad andare in un territorio, finora inesplorato, in cui Amazon e Google sono già attive da tempo. Potendo però contare su una base potenziale che, come detto, supera il miliardo di utenti attivi. Ecco cosa manca ancora a Zuckerberg per diventare il vero “re Mida” del terzo millennio: riuscire a tenere i propri utenti connessi quanto più possibile, in modo da poter massimizzare i proventi pubblicitari (e in modo che le aziende possano stabilire una relazione sempre più rilevante e duratura con la propria audience). Le premesse ci sono tutte, anche se per ora è possibile caricare solo user generated content o profili come quello di celebrity che vanno dalle sorelle Kardashian fino a Chiara Ferragni. Ma è chiaro che la strada è tracciata e che se Facebook vincerà anche questa scommessa avrà in pugno una quantità di informazioni e di contatti che forse nessun altro possiede. Roba da metterci il like immediatamente.